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Educare alla legalità per dare impulso a società ed economia
L'Università gioca un ruolo chiave per la diffusione, a livello comunitario, della cultura della legalità. L'obiettivo è potenziare, grazie allo sforzo interdisciplinare dell'accademia, del mondo giudiziario e dei professionisti del settore, la “protezione degli interessi finanziari dell’Unione”. UPO ha utilizzato le Azioni Jean Monnet in uno sforzo itinerante in materia di prevenzione e contrasto alle frodi fiscali.
Autore Barbara Piattoli
Data di pubblicazione
Il Progetto Internazionale OLSYFIL(Overall limitation financial interests of the European Union and Italian criminal law) ha inteso sviluppare, in una completa leadership partecipativa, soluzioni concrete alle sfide della politica dell’Unione europea in materia di prevenzione e contrasto alle frodi fiscali e tutela degli interessi finanziari dell’Unione. Il fenomeno delle frodi I.V.A. (imposta sul valore aggiunto) ha, peraltro, incidenza per il bilancio europeo e degli Stati membri e comporta anche un problema di concorrenza sleale e di alterazione delle regole di mercato.
L’idea del progetto — diretto dalla professoressa Barbara Piattoli, docente di Diritto processuale penale presso il DIGSPES dell’Università del Piemonte Orientale e cofinanziato dalla Commissione Europea (EACEA, Education, Audiovisual and Culture Executive Agency) nell’ambito del Programma Erasmus+ (Azione Jean Monnet), — nasce da esperienze concrete di magistrati, avvocati, docenti, ricercatori, studenti e professionisti, che hanno offerto alla comunità italiana e internazionale una riflessione non solo sulle tematiche fiscali e penali delle frodi I.V.A. in Italia e nel sistema comunitario, ma anche sul rispetto delle leggi che nasce da un dato culturale, poiché l’illegalità significa anche bloccare l’economia.
OLSYFIL è stato pensato proprio per sottolineare l’importanza di applicare sul campo nozioni e concetti del sistema tributario e della giustizia penale, attraverso il dialogo tra funzioni, giudiziaria e culturale, all’interno del nostro Ateneo in una dimensione interdisciplinare. Intersciplinarietà non significa multidisciplinarietà; interdisciplinarietà significa far dialogare i diversi rami del sapere, far convergere studiosi e professionisti che lavorano su materie diverse.
OLSYFIL è stato pensato proprio per sottolineare l’importanza di applicare sul campo nozioni e concetti del sistema tributario e della giustizia penale [...] in una dimensione interdisciplinare.
Il progetto, attraverso l’organizzazione di quattro iniziative di divulgazione legate ai temi di ricerca sopra individuati (due si sono svolte a Novara presso le strutture dell'Università del Piemonte Orientale, una a Roma alla Corte di Cassazione con la partecipazione del Primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione Giovanni Mammone e una a Napoli, presso l’Università Federico II), ha evidenziato tematiche di grande impatto e rilevanza per la collettività e per le diverse categorie professionali che lavorano a stretto contatto con le amministrazioni pubbliche e con le imprese, offrendo un modello di partecipazione e di impegno del nostro Ateneo nell’attività di terza missione.
Le giornate di confronto che sono state organizzate hanno permesso di fare da ponte tra le Istituzioni europee e l’Università e in generale la società civile per una discussione su quel particolare settore del diritto dell’Unione europea che si definisce come “protezione degli interessi finanziari dell’Unione”, un settore vitale perché l’I.V.A., o meglio una quota dell’I.V.A., insieme ai prelievi agricoli e ai dazi doganali, è una risorsa propria dell’Unione, vitale per l’esistenza stessa dell’Unione europea.
Ed è un settore che ha sviluppato una spiccata trasversalità, perché ha comportato l’adozione di misure legislative sia a livello amministrativo sia a livello penale. Anzi, proprio in questo ambito si è sviluppato, con più rapidità, quel nucleo di diritto penale europeo che è alla base del processo di armonizzazione penale/processuale penale in Europa e che ha portato anche all’istituzione di un organo giudiziario dell’Unione per perseguire le condotte lesive degli interessi finanziari dell’UE.
Certo, si tratta di uno sviluppo non lineare. Del resto Monnet diceva: «L’Europa vive in crisi», l’Unione è costruita attraverso crisi e la crisi è appunto un momento di passaggio non lineare, ma la strategia antifrode è una delle principali sfide in campo tributario per gli Stati membri, soprattutto oggi con lo sviluppo dell’economia della conoscenza, delle tecnologie digitali, in un’economia che ormai è mobile, l’expertise non può essere solamente individuale, ma deve essere collegiale.
La partecipazione al processo di integrazione europea è, inoltre, una componente essenziale dell’identità costituzionale e denota la centralità della funzione del giudice nazionale nell’applicazione del diritto europeo e dell’esercizio del delicato bilanciamento tra diritti fondamentali ed interessi finanziari dell’Unione.
È importante che l’Università sviluppi questo tipo di progetti, perché un’Università moderna, proprio attraverso questo tipo di iniziative può proporre agli studenti anche un modello di apprendimento effettivamente proiettato verso l’applicazione pratica, verso la professionalità.
Il metodo seguito è stato quello di apprendere dai casi della giurisprudenza della Corte di cassazione in materia di mancato versamento dell’IVA e dalle statuizioni delle Corti sovranazionali in Europa, per riflettere su come costruire una strategia globale antifrode, cogliendo le sfide di una economia moderna, digitale e mobile, in cui opera ormai un numero crescente di imprese a livello transfrontaliero, anche per l’effetto dell’aumento del commercio elettronico e via Internet.
I risultati della ricerca da attuare nel settore delle frodi in materia di imposta sul valore aggiunto (I.V.A.) ed i suoi incroci con la tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea, hanno avuto come focus: (1) Monitoraggio e controllo del fenomeno nelle sue variegate declinazioni in Italia e nel sistema intracomunitario. (2) Lotta alle frodi tra tutela amministrativa e tutela penale. (3) Strategia globale nelle indagini in materia di frodi, con l’individuazione di strumenti più efficaci per il coordinamento e la cooperazione internazionale. (4) soluzioni concretamente prospettabili per ridurre gli oneri amministrativi, specialmente per le PMI e le imprese on line, introdurre misure di semplificazione comune a livello europeo, ed aumentare l’individuazione delle frodi e del corrispondente recupero d’imposta.
C’è stato un impegno di tutti i componenti del gruppo di lavoro interuniversitario e di tanti giovani all’interno del nostro Ateneo che ha dimostrato in ultima analisi come siano proprio i giovani ad aver voglia di legalità e come sia importante tirarla fuori e l’esperimento del progetto OLSYFIL che può ritenersi ben riuscito rappresenta la prima tappa di questo lungo percorso di “educazione” alla legalità.
Ultima modifica 8 Agosto 2023
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